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Domani inaugura Teatri di Guerra negli spazi della Inars Art Gallery presso la Libreria Arion-Montecitorio di Roma. La mostra, a cura di Roberta Giulieni, racconta il conflitto attraverso artisti e fotografi del Novecento, concentrandosi sulle due Guerre mondiali, sunto esauriente delle più varie forme di fuoco aperto.
Il percorso è costituito da un corpo centrale formato da opere provenienti dalla Collezione Jacorossi e da due progetti fotografici collaterali – “War Landscapes, Paesaggi di guerra” del giornalista Alfredo Macchi e “Ritratti di guerra” di Pasquale De Antonis – che saranno posti in dialogo con le incisioni “Gott mit uns” di Renato Guttuso. Una sezione finale sarà dedicata al tema della Memoria, presentando fotografie, arredi, oggetti di design e curiosità d’epoca. Per tutto il periodo dell’esposizione inoltre saranno organizzati una serie di incontri in cui scrittori, intellettuali, esperti di arte contemporanea e artisti approfondiranno le connessioni tra un’opera d’arte e un libro, legati alla guerra. Nell’anno del centenario della Prima Guerra Mondiale molte sono le iniziative dedicate al primo grande conflitto su scala globale, che divenne qualcosa di inaspettato e incontrollabile, cambiando per sempre il pensiero degli uomini, e quindi degli artisti.
Sopra: Gerardo Dottori, Senza titolo olio su tela, cm 82,5 x 59,5, Courtesy Collezione Jacorossi
In home page: Domenico Belli, Sintesi di rastrellamento, 1937, olio su compensato, cm 69,7 x 50,5, Courtesy Collezione Jacorossi