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Dopo mesi di incertezza e la decisione di sospenderla, l’anno scorso, per i problemi legati alla bollente situazione politica, la Biennale di Kiev annuncia ufficialmente la sua apertura, con la seconda edizione: 8 settebre – 1 novembre 2015.
Non un periodo lunghissimo, ma tanto basterà per vedere se – date le forti premesse storiche – stavolta la manifestazione coglierà un po’ più nel segno rispetto alla sua prima volta, nel 2012.
Curata da Hedwig Saxenhuber e Georg Schöllhammer, il titolo sarà “La Scuola di Kiev”. Finanziata da vari governi europei, fondazioni e istituzioni, la biennale non avrà invece il sostegno del governo ucraino, che ha anche rifiutato di ospitare la kermesse all’Arsenale Mystetskyi (nella foto), location che ha ospitato la prima edizione, mentre la Biennale troverà casa nella House of Clothes ex grande magazzino affacciato sulla piazza Lvivska. E che sarà, anche, un nuovo metaforico affaccio sulle possibilità dell’arte da queste parti, grazie alle opere di oltre 50 artisti tra cui Hito Steyerl, Tony Chakar, e Doug Ashford. Che cosa avrà insegnato la scuola, a Kiev?