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L’aveva fatto a Basilea, poche settimane fa, ma ieri il denudarsi a Parigi e posizionare il suo treppiede con macchina fotografica per fare i selfie con i turisti gli è stato, per così dire, fatale.
La controversa Milo Moiré, diventata celebre proprio per le sue azioni pubbliche in cui compare completamente nuda in luoghi-simbolo del sistema dell’arte, del turismo o della cultura, è finita in gattabuia con l’accusa di indecenza pubblica. Uno shooting che potrebbe finire con 15mila euro di multa o, cosa più improbabile, un anno dietro le sbarre come pena massima (la legge francese per chi oltraggia il pudore prevede queste sanzioni), anche se la nudità è pienamente tollerata oltralpe quando trattasi di “performance artistica”.
E così si apre un nuovo dibattito, dal gusto decisamente estivo: è o non è un artista Milo Moiré, con il suo fisico ricostruito da pin-up e le sue esibizioni-cult? Ancora una volta lo decide la legge o, in questo caso, la gendarmerie? E dove colpirà la prossima volta l’eroina senza veli?