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Si intitola “Le Onde: Waves of Italian Influence (1914-1971)” la piccola mostra che all’Hirshhorn museum dello Smithsonian di Washington, porterà, fino al prossimo gennaio, una ventata di italianità nel più istituzionale del museo degli Stati Uniti.
Un’onda lunghissima, dal futurismo allo Spazialismo, dall’Arte Cinetica all’immancabile Arte Povera alla Op Art, il tutto condensato in venti opere della collezione permanente dell’istituzione. Vuoi che, insomma, abbiano deciso di far prendere un po’ d’aria dai magazzini ai tesori tricolore? L’ipotesi non sembra del tutto azzardata, dopo i grandi successi delle aste americane e inglesi con i pezzi delle avanguardie italiane della scorsa primavera.
E così sfilano, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia e catalogo edito da Gangemi, Yvaral e Carlo Battaglia, Enrico Castellani e i Concetti Spaziali di Lucio Fontana, Giacomo Balla, e il celeberrimo Invisibile di Giovanni Anselmo, del 1971. Ancora più celebri, ancora più sul pezzo. Continuando l’onda lunga che, vedremo con le prossime “Italian Sale”, forse continuerà anche nel 2016.