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La data di inaugurazione sarà il prossimo 10 ottobre, anche se stamattina alla Fondazione Luciana Matalon di Milano, in una conferenza-appuntamento dedicata ai tesori artistici ed enogastronomici dell’Oltrepo Pavese, si sono scoperte le carte.
Franco Riccardi, introdotto dal giornalista Leo Sisti, è l’ultimo dei collezionisti italiani che ha deciso di rendere pubblica una raccolta che copre novant’anni di storia dell’arte internazionale, ma anche moltissimi italiani e alcuni pittori locali, per un centinaio di opere radunate in oltre trent’anni di passione, a latere del lavoro nella finanza.
Franz Kline, Hans Hartung, Giuseppe Capogrossi (in home page) ma anche Emilio Isgrò, Sabrina Mezzaqui, Luca Pancrazzi, Mario Schifano, Ben Vautier (foto sopra), Alighiero Boetti e Kounellis saranno solo alcuni dei presenti alla prima puntata di una serie di mostre che andranno avanti almeno fino al 2017.
«Si tratta di un percorso personale, di vita, e non è stato facile psicologicamente fare il “grande passo” e mettere la collezione a disposizione del pubblico – spiega Riccardi, che aggiunge – Vorrei fare qualcosa di più per il mio territorio e così ho pensato non solo di rendere visibile la collezione, ma di organizzare mostre e soprattutto workshop e appuntamenti che possano “educare” al contemporaneo in un’area geografica dove è praticamente assente».
E così via, con “Il Segno e la Scrittura”, titolo nato spontaneamente per seguire anche quel flusso di gestualità che rendono l’arte viva e pulsante, in grado di contribuire allo spirito umano.
Un po’ come il vino, grande prodotto della zona, che sarà a sua volta protagonista un po’ anche in questa storia: la location della Collezione Riccardi, nel paese di Rivanazzano, sarà all’interno di un vecchio edificio restaurato la cui identità era la produzione vinicola. E pare che alcuni oggetti e tracce siano rimasti. Appuntamento tra poco più di un mese.