23 ottobre 2015

C’era una volta Fantozzi. Il Festival del Cinema di Roma omaggia il mitico ragioniere, “patrimonio culturale italiano”

 

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Ne sono passati di episodi sotto i ponti, da quel 1975 ad oggi. Quarant’anni fa correva infatti l’anno in cui il mitico Ragionier Ugo Fantozzi, ideato a Paolo Villaggio, vedeva la luce su celluloide, con la regia di Luciano Salce, in un lungometraggio intitolato proprio Fantozzi
Insieme a lui un’altra serie di personaggi (molto più che semplici macchiette), hanno accompagnato gli anni ’70, ’80 e ’90 degli italiani, arrivando fino all’alba del 2000, con “riscosse” e “paradisi” e, ahinoi, la replica stanca di antichi sketch diventati “patrimonio culturale italiano”, come il Festival Internazionale del cinema di Roma li ha definiti. Oggi, alle 17.30, alla Sala Petrassi, verrà presentata di nuovo proprio la prima pellicola della serie, in versione restaurata grazie ad una collaborazione tra Eagle Pictures e Premium Cinema, omaggio alla grande tradizione della commedia italiana. 
Un modo per rivedere, attualizzati, il mitico Ragionier Filini, il Geometra Calboni, la signorina Silvani, in un calderone che per certi versi potrà anche sembrare nostalgico riguardo ad aziende e uffici, in quegli anni di piombo che al cinema (e anche nella musica italiana) – grazie a questi episodi – risultavano un po’ meno di piombo e più vicini all’italiano comune, seppur medio o mediocre ma pronto alla ribellione. Anche se momentanea.

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