30 novembre 2015

Un portafogli “critico” per Tobias Rehberger. Dopo gli ambienti l’artista tedesco si dà al design del cuoio, pensando ai mercati finanziari

 

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Saranno venti esemplari, e di certo saranno portafogli d’artista. Sono realizzati in collaborazione con Manager Magazine e sono firmati dall’artista tedesco Tobias Rehberger. Che dietro le sue geometrie un po’ si nasconde, come un bambino che ha fatto uno scherzo. 
L’artista, infatti, ha immediatamente confessato che non si occupa del commercio del cuoio, ma che in fondo questo progetto vuole essere “un introito allegro su un tema classico”.
«Sapevo da quando ero piccolo che ci sono portafogli dove monete o banconote improvvisamente scompaiono quando si apre lo sportello. Volevo una versione più grande di questo oggetto, così la copertina stampata appare come un disegno o un dipinto che si può anche appendere alla parete».
C’è qualcosa che non torna? Sì, e non è tanto il fatto che si faccia un “wallet” in grandi dimensioni, ma che questo faccia “sparire” i soldi e porti come nome Everybody knows but nobody cares, ovvero Tutti sanno ma a nessuno importa. Sarà mica una critica sottile dei mercati finanziari, dove il valore degli investimenti può svanire rapidamente?
Ma sarà anche che l’artista si è affidato a un piccolo artigiano del cuoio, per produrre un prodotto alla portata di una nicchia decisamente “upper”, quando ribadisce che invece l’interazione del pubblico è fondamentale per lo sviluppo della sua opera? 

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