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Collezionisti registrati al più 15 per cento, giornalisti quintuplicati in 4 anni (e più 11 per cento rispetto all’edizione 2015) e poi 10 per cento di ingressi in più e 45mila presenze superate, rispetto ai 43mila ingressi dello scorso anno. Sono questi i numeri dell’edizione appena conclusasi di miart, che confermano un trend che in questi giorni è stato visibile “a occhio nudo”, mentre si aspetta ancora l’annuncio del nuovo direttore.
«Gli ottimi risultati di miart sono la conferma di una attenta selezione delle gallerie e di un affinamento del format della manifestazione. I galleristi ci hanno confermato la validità di questa scelta, sottolineando di aver aumentato le vendite e di aver incontrato collezionisti competenti e del giusto profilo. Tutto questo arricchito dalla folta presenza di un pubblico di appassionati d’arte», ha dichirato l’AD di Fiera Milano, Corrado Peraboni.
E un ultimo dato significativo, anche se di folla vi abbiamo già raccontato, è quello che riguarda “INNAMEMORABILIAMUMBUM”, il progetto speciale all’Albergo Diurno Venezia a cura di Massimiliano Gioni e Vincenzo de Bellis, prodotto da Fondazione Nicola Trussardi e miart e realizzato in collaborazione con il FAI: nei tre giorni di apertura sono entrate qualcosa come 6mila persone. E siamo sicuri che altrettanti sono anche rimasti fuori. E, purtroppo per loro, questo è un buon segno!