26 aprile 2016

Utopia o questione di tempo? A New York si pensa ad un ponte pedonale tra Brooklyn e Governors Island, in nome dell’arte e della collaborazione

 

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L’artefice di un sogno? Se riuscirà nell’impresa sarà un mito, se fallirà…beh, vedete voi. Nancy Nowacek ha un sogno, grande, che dura da 4 anni e che attualmente coinvolge oltre 20 persone. Un bel numero, giusto per non essere soli a scalare una montagna, anzi in questo caso a solcare il mare. Anzi, a creare un bel ponte! Pedonale, sull’acqua, e che colleghi Red Hook, nuova location dell’arte di Brooklyn, e Governors Island. 
Iniziato come un progetto d’arte, è cresciuto fino a diventare qualcosa di più grande: un esperimento di ingegneria, una prova di burocrazia, una vera e propria possibilità, un’indagine sul nostro rapporto con i corsi d’acqua.
Si dovrebbe chiamare Citizen Bridge, ed è nato da un semplice pensiero: la voglia di unire due lembi di terra non distanti, e di portare a piedi, sulla “vergine” Governors Island, un nuovo pubblico, seguendo quello che più di cent’anni fa era chiamato il buttermilk channel, una striscia di sabbia che solcava il canale e permetteva di passare a piedi la baia. Ora il progetto, che conta anche l’architetto Jonathan Marvel, i rappresentanti della società di ingegneria civile Thornton Tomasetti e i navali di Glosten, con l’aiuto di due grandi studi legali, e molti tipi di assicurazione ha lanciato la sua ultima call su Kickstarter, per raccogliere qualcosa come 25mila dollari per il “proof of concept”, che dovrebbe essere realizzato entro la fine dell’anno. Un progetto impossibile, leggero come una piattaforma sull’acqua. Provate a immaginarlo. E magari, se amate New York, potreste anche donare qualcosa. 

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