29 aprile 2016

Un paese per l’arte pubblica. A Omegna, grazie a C.A.R.S., arrivano le “Parole al vento” ispirate a Gianni Rodari del giovane artista Giacomo Lion e dell’architetto Donatella Aurelia Rodriguez

 

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Dal 2010 CusioArtistResidencySpace, ovvero C.A.R.S. di Omegna (Verbania), si occupa della “semina” dell’arte contemporanea, anche internazionale, nel territorio. Mette in confronto diretto artisti e popolazione, e dal 2014, con un bando annuale, l’associazione rende possibile l’installazione di un’opera d’arte pubblica, con un serie di caratteristiche: “un’indicazione storico culturale e valore aggiunto di carattere turistico per la città; nonché, punto cospicuo di riconoscibilità e simbolo di integrazione rispetto alle tipicità storicizzate del territorio”. Non puro decoro, insomma, non arredo, ma qualcosa che arricchisca la fruizione cittadina.
Anche la giuria, a tutti gli effetti, è pubblica. Le opere, infatti, vengono scelte dal Consiglio di Amministrazione del quartiere, in questo caso relativamente al Lungolago Gramsci, considerando le finalità previste dal bando. 
Con il contributo della Fondazione CRT, sarà collocata all’interno del nuovo parco pubblico in località Bagnella il lavoro dell’artista e scultore Giacomo Lion (1985, Padova) e dall’architetto Donatella Aurelia Rodriguez (1958, Maratea) con il progetto Parole al Vento
L’idea dell’opera nasce dalla sublimazione del racconto di Gianni Rodari C’era due volte il barone Lamberto, ambientato sull’isola di San Giulio, posta al centro del lago d’Orta.
Verranno realizzate quattro sculture in tondino di ferro rappresentanti i protagonisti che nel racconto pronunciano ininterrottamente il nome del Barone. E le persone che frequenteranno il parco potranno guardare il lago seduti al fianco dei signori del racconto, e sentirne le voci. Dal prossimo autunno anche della realtà.

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