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Decorazione di interni è un termine un po’ riduttivo per quella che è stata l’attività del gruppo Cedit in passato. Produzione di alta gamma di Florim SpA, Cedit è stato nel Novecento un punto di riferimento unico nel suo genere, proponendo sempre soluzioni di decoro e di resa cromatica del tutto inedite e collaborando per le proprie collezioni con un serie di protagonisti dell’arte e dell’architettura come Marco Zanuso, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Sergio Asti, Emilio Scanavino, Mimmo Rotella, Gino Marotta, in relazione ai pezzi di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, dal Gruppo Dam e dello stesso Sottsass.
Insomma, nient’altro che ambienti d’autore, quando l’Italia del Design e dell’Arte faceva storia, e finiva nei musei di mezzo mondo, e anche nelle case. Con prodotti esemplari, e poetici.
Ma perché non tentare di nuovo la carta del mondo creativo? Per il suo rilancio Cedit ha infatti chiesto la partecipazione di due artisti, Giorgio Griffa e Franco Guerzoni, chiedendo di ideare una composizione che fosse una sintesi del loro lavoro, che ne riassumesse appunto la poeticità, e che al contempo interpretasse la peculiarità della superficie ceramica. Ed ecco che da Giorgio Griffa è nata la collezione “Euridice”, fatta delle sue pennellate dai colori pastello, mentre Franco Guerzoni rimette in scena le sue articolate “Archeologie”, dove le lastre sono mosse da sovrapposizioni e sottrazioni di materie fragili e da pigmentazioni dense e frammentate poi strappate con la tecnica dello “strappo d’affresco”. Ma non è finita, perché oltre all’arte Cedit ha puntato anche sul design, coinvolgendo gli studi Barbara Brondi & Marco Rainò | BRH+, Marco Casamonti | Archea Associati, Matteo Nunziati, Giorgia Zanellato & Daniele Bortotto | Studio Zanellato Bortotto.
Recentemente insignito del NYCxDESIGN Award nella categoria building products, ci sembra un buon modo per rilanciare un prodotto. In bocca al lupo Cedit