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Forse, in effetti, la California sarà un posto migliore. Forse non farà tutte le storie che ha fatto Chicago e la sua voglia di tutelare il suo lungolago. Certo, siamo un po’ faceti, ma la notizia che George Lucas abbia abbandonato l’idea di costruire nella windy city il suo museo (sopra un rendering) dedicato a Star Wars e relativi cimeli e mirabilia, oltre che una serie di dipinti di Norman Rockwell, fa parte un po’ dei paradossi americani.
Nella città simbolo dell’Illinois contro il progetto negli ultimi due anni ci è messa di mezzo anche una potente associazione no-profit locale, Friends of the Parks, per la tutela dei grandi parchi che costeggiano il Michigan.
E Lucas, esasperato, ha deciso di mollare il colpo. Non è bastata la proposta del sindaco, Rahm Emanuel, che ha offerto al regista un’area vicino allo stadio dei Chicago Bears, e non sono bastati i 740mila dollari che Lucas aveva promesso come primo impegno. E così, si trasloca. Prima ancora di intentare una causa o simili si è ritirata l’idea: se museo di Star Wars dovrà essere allora si farà in California. Almeno stando alle ultime intenzioni del regista.
Juanita Irizarry, direttore degli “Amici dei Parchi”, con Lauren Moltz, il presidente del consiglio, hanno rilasciato una dichiarazione: “Peccato che Lucas abbia preso la decisione di lasciare Chicago, piuttosto che realizzare il museo in uno dei numerosi siti alternativi che non si trovano sul lungolago. Questo sarebbe stato il vero win-win”. E invece per ora ci sono solo due losers.