25 luglio 2016

Duecento anni dopo, al Louvre. Al museo francese tornerà il Cristo di Charles Le Brun, che riaprirà anche la sala dedicata al pittore dopo cinque anni di restauri

 

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Mancava da più di due secoli e probabilmente sarà la “star” della prossima stagione al Louvre. 
Si tratta del Cristo nel Giardino degli Ulivi di Charles Le Brun, dipinto parcellizzato dopo la restaurazione monarchica a titolo di risarcimento per le rivoluzioni, e ritrovato nel 2008 nella stessa Abbaye de la Trappe, monastero nella regione di Orne, dove era stato nascosto dal 1820.
Quasi una storia fiabesca, che racconta di un dipinto che ebbe molto successo alla sua epoca: commissionato dalla marchesa du Plessis-Bellière, patrona delle arti sotto Luigi XIV, nel 1660 circa, fu poi acquistato dal re e anche il cardinale Mazzarino ne volle una copia. Una terza versione fu, poi, fatta realizzare per Anna d’Austria e così via, per altre dieci copie. 
Ritrovato nel 2008, coperto da innumerevoli strati di sporco, il dipinto è comunque apparso subito ottimamente conservato ma ha avuto un lungo percorso per essere autenticato. Quel che c’è di buono? Duecento anni di oblio hanno evitato restauri sommari.  L’opera andrà in mostra al Louvre nella Salle Charles Le Brun, che riaprirà in ottobre o novembre, dopo una ristrutturazione di cinque anni.

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