24 settembre 2016

Disegnare un paesaggio naturale, per il laghetto di Villa Borghese: dopo trentasette anni torna in scena, a Roma, il concerto galleggiante di Alvin Curran

 

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Nato negli Stati Uniti ma naturalizzato romano fin dagli anni ’70, Alvin Curran torna domani a dirigere il suo Marine Rites, ovvero il “concerto galleggiante” che ideò nel 1979 per il tramonto sul laghetto di Villa Borghese. 
Stavolta invece tutto sarà in diurno, alle 12 di domani, in una nuova versione pensata per il Festival Romaeuropa. Marine Rites torna insomma sul luogo del delitto, con l’aiuto della Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio e di alcuni studenti del Conservatorio di Santa Cecilia sotto la direzione di Silverio Cortesi, oltre che dello stesso Curran. 
Environmental concert per cori e conchiglie, sul laghetto del parco di villa Borghese con inizio al tramonto”, come scriveva Curran nel 1979, l’azione era nata per creare degli esercizi teatrali sonori, utilizzando dunque luoghi naturali, scale, luoghi monumentali, come palcoscenici e – come era stato nella East Coast degli Stati Uniti con John Cage, Steve Lacy, Pauline Oliveros e George Lewis – Curran ha realizzato anche concerti per sirene e suoni marini.  
Cofondatore assieme a Frederic Rzewski, Allan Bryant e Richard Teitelbaum del gruppo romano Musica Elettronica Viva, Curran sarà nuovamente a Romaeuropa il prossimo 27 novembre, dove porterà all’Accademia di Francia il suo The Alvin Curran Fakebook, un’autobiografia atipica in forma di composizione sonora. Ma questa è un’altra storia: domani tutti sulle sponde del laghetto, per un nuovo paesaggio. 

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