24 ottobre 2016

Nabis all’Orsay: il museo francese riceva una donazione di oltre centottanta opere, provenienti dalla collezione di Marlene e Spencer Hays

 

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Nel week end di FIAC non solo la fiera ha invaso Parigi, ma per un museo è arrivato un regalo che importante è dire poco: sabato, infatti, è stata firmata la convenzione tra il Museé d’Orsay, nella figura del Presidente Guy Cogeval, con la coppia di collezionisti americani Marlene e Spencer Hays, che hanno stipulato che alla loro morte qualcosa come 187 opere di Vuillard, Bonnard (sopra View Of Le Cannet, Roofs – 1941) e Redon, e molti altri “Nabis”, per un valore di 173 milioni di euro, finiranno qui, nella vecchia stazione che accoglie uno dei musei più importati del pianeta. Per la Francia è la più importante donazione estera dal dopoguerra.
Guy Cogeval aveva incontrato per la prima volta Hays nel 2001, durante la preparazione di una mostra di Edouard Vuillard, e dopo anni di discussioni la coppia, che avrebbe potuto lasciare la collezione ai figli e nipoti o costruire una fondazione per ospitarla negli Stati Uniti, ha preferito l’offerta di Parigi, restituendo in tal modo i lavori alla loro patria. 
Giocoforte, secondo Cogeval è stata anche la tipicità inalienabile delle collezioni museali francesi, ovvero che le opere donate non saranno rivendute. Per ora, però, i due 80enni potranno ancora godere dei loro dipinti appesi nelle loro case a New York, Nashville e Parigi: l’atto di donazione specifica che i coniugi conservano l’usufrutto fino alla fine, ma per il museo “l’investimento” è già stato servito.

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