02 novembre 2016

Le donne (ritratte) vendono di più

 

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Le Guerrilla Girls, noto collettivo di artiste femministe, saranno molto ispirate leggendo questa ultima notizia, che da qualche ora sta saltando sui siti web di molti magazine dedicati all’arte e non solo. Pare che i ritratti di figure maschili siano meno costosi di quelli di figure femminili. La riprova? La prossima vendita di un lavoro di Tamara de Lempicka, il ritratto di Guido Sommi, che arriva all’asta con una stima tra i 4 e i 6 milioni di dollari, entro le cifre a cui la Lempicka ci ha abituati, ma decisamente al di sotto del record che la pittrice ha realizzato circa cinque anni fa con un dipinto più piccolo e di un periodo più tardo. Se poi questo prezzo viene paragonato alle cifre che l’artista ha raggiunto in trattative private, si parla anche di 20 milioni di dollari, il divario è ancora più incolmabile. La differenza, secondo Sotheby’s sta nel soggetto, appunto, un uomo. La Lempicka è una delle artiste preferite di molte collezioniste famose, prima su tutte Madonna, ma prendere questo caso specifico come cartina al tornasole del mercato è fuorviante. Va ricordato invece che a comprare i dipinti più cari della storia dell’arte, basti guardare ai record dello scorso anno di Picasso e Modigliani, sono sempre uomini, e sono loro che scelgono di comprare ritratti, nudi o vestiti, di donne. E gli artisti che vendono di più sono ancora uomini. Basta poco quindi a capire perché il ritratto di un uomo dipinto da una donna attrae una nicchia di mercato molto, molto ristretta: quella delle collezioniste donne, che comprano ritratti di uomini. Se ne trovate una portatela da Sotheby’s il prossimo 14 novembre e fatele puntare tutto su Tamara, potrebbe iniziare un’inversione di tendenza. (RP)

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