28 novembre 2016

Marcello Jori vi racconta la sua Storia dell’arte, ridipingendo capolavori per scoprirne i segreti. In un Museion dal programma sempre più pubblico

 

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Dopo la lunga notte dell’arte la settimana scorsa, a Museion è la volta di Marcello Jori, che dagli anni ’70 non solo è un pittore, ma un artista complesso. Lo dimostra la sua più recente fatica: “La storia dipinta dell’arte”. Di che si tratta? Di un volume forse più unico che raro, edito da Rizzoli, dove l’artista di Merano riprende – dagli Egizi a Gauguin, da Van Gogh a Warhol, per arrivare a Jeff Koons e Marina Abramovic, una sua personale storia globale della creatività e del pensiero. Tutta dipinta ad acquerello.
Omaggiando figure mitiche, ma anche riflettendo sul senso di fare arte, da cui emergono soprattutto le tensioni, le gioie, le paure, le vittorie e le sconfitte dei protagonisti: gli artisti stessi.
In realtà fu il direttore di Flash Art a incoraggiarlo su questo tema: pare che Politi disse a Jori che “sognava” una storia dell’arte raccontata e dipinta da un artista. Detto fatto, visto che Jori era della stessa idea. Da allora, però, dalle illustrazioni che uscivano sulla rivista, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, e l’artista ha lavorato al volume lungo tutto il corso degli ultimi tre anni. 
«Io credevo che una Storia dell’arte non si potesse fare da soli. E, infatti, mi hanno aiutato gli altri artisti: dal primo pittore cavernicolo, a Leonardo e all’ultimo performer. Non mi vergogno a dire che, più di una volta, li ho pregati in maniera pagana e anche cristiana», ha dichiarato a Gianluigi Colin: «Per non affogare nell’eternità, ho scelto l’arma nucleare della sintesi. Ho trovato il coraggio di cercare Michelangelo in cima alle impalcature della Sistina, dove è più pericoloso raggiungerlo. Ho provato a estrarre da lui soltanto i superpoteri che lo hanno reso quello spavento di genio capace di paralizzare gli artisti per secoli. Ho osato comprimere Caravaggio in tre pagine senza rimpiangere i particolari».
E il 1 dicembre, a Museion, Jori svelerà al pubblico il suo segreto – in dialogo con la direttrice Letizia Ragaglia. Quale? “Solo dipingendo personalmente un capolavoro, puoi scoprirne fino in fondo i segreti”. E forse, per noi, sarà utile “leggerlo”. 

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