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Ha mixato in un dispositivo scenico cinque azioni che pongono il Libro dell’Esodo dell’Antico Testamento e Il Meraviglioso Mago di Oz di Frank L. Baum su un medesimo piano spirituale. Con questo progetto Giole Peressini, 1990, si porta a casa il Premio Acquisizione di Stonefly, che da sette edizioni – in collaborazione con la Fondazione Bevilacqua La Masa – ogni anno mette in atto il Premio “Walking with Art”, quest’anno con Hamish Fulton a fare da “padrino” all’iniziativa. Il Libro dell’Esodo. Le cinque volte che sono partito per venirti incontro, è stato scelto da Fulton con una giuria composta anche dalla critica e autrice Alessandra Galletta e dal curatore Stefano Coletto, ed entrerà a far parte della collezione della manifattura calzaturiera di Montebelluna grazie ad una “messa in scena essenziale, originale e poetica, dove con pochi e apparentemente semplici passaggi l’artista ha saputo collegare testo biblico e narrazione fantasy; immaginario collettivo e storia personale; effetti speciali semplici ma efficaci a creare un’installazione aperta e performativa”, si legge nella motivazione.
Ma vi sono anche due menzioni speciali: ad Olmo Stuppia, che con l’opera Skinboxes, si è immerso completamente nel tema dato in un “work in progress” fatto di esperienza diretta, documentazione soggettiva, interpretazione filosofica ed estetica, trasformando il semplice camminare in un gesto solitario e individuale quanto collettivo e sociale, e anche ad Ana Blagojevic e Lucia Del Zotto, che hanno presentato Cartography of an un-happened journey, “per la completezza e la precisione con cui hanno descritto un viaggio paradossale dove possibile e impossibile entrano in gioco nella raccolta e visualizzazione dei dati delle mappe digitali presenti in rete”.
Home page: Ana Blagojevic e Lucia Del Zotto, Cartography of an un-happened journey, Installazione, libro, 2016
Sopra: Gioele Peressini, Il libro dell’Esodo. Le cinque volte che sono partito per venirti incontro. Cap. I – Le nostre strade non sono lastricate d’oro; Cap. II – L’indurimento del cuore; Cap. III – There’s no place like home; Cap. IV – Arrenditi Dorothy!; Cap. V – Camminare a lungo in questo buio è molto scomodo, Dispositivo scenico, 2016