05 dicembre 2016

Chi è il prossimo a salire sulla sedia? Trasparenza e senso civico secondo Davide Dormino. Stavolta a Roma

 

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Dopo un viaggio in lungo e in largo per le più importanti piazze d’Europa e non solo, la scultura monumento di Davide Dormino, Anything to say? A monument to courage, torna a Roma dove, da domani 6 dicembre alle 18:30 fino al 13 dicembre, occuperà una delle piazze più importanti della città, quella di fronte all’ingresso dell’Università la Sapienza. Un punto di passaggio che ha un ruolo fondamentale sul futuro e sulla formazione della vita dei cittadini. Il gruppo scultoreo ritrae Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning, tre uomini controversi, che hanno sfidato il potere e che sono riusciti a scardinare il sistema. Per Dormino sono tre eroi, ai quali tutti dobbiamo guardare e di cui siamo invitati ad emulare l’operato: i tre sono infatti raffigurati in piedi su una sedia, mentre al loro fianco si staglia una sedia vuota, sulla quale siamo chiamati a salire. Per dire la nostra e unirci al dibattito da una prospettiva diversa. Un monumento sulla libertà di parola, che ai tempi dei social e in giorni confusi come questi che stiamo vivendo, riporta l’attenzione sull’importanza dell’informazione consapevole, sulla necessità di “voler sapere”. Come afferma l’artista Anything to say? «é il monumento di tutti, non di un credo politico o religioso, non di un Paese solo, il coraggio di persone come Snowden, Assange e Manning é per tutti. La sedia vuota può avere un doppio significato: può essere confortevole ma può anche essere un mezzo scomodo, su cui salire e prendere posizione, per avere la suggestione di saperne di più sul mondo che ci circonda, da un altro punto di vista». Durante l’inaugurazione prenderanno parte alla performance esponenti di organizzazioni non governative, come Gianni Rufini, direttore di Amnesty International, docenti universitari, studenti e cittadini. (RP)

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