10 dicembre 2016

Jenny Holzer, in omaggio alle vittime dell’Aids. New York annuncia l’apertura di un suo nuovo “Memoriale”

 

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Incise nella pietra del selciato che accompagnerà una grande installazione composta da triangoli bianchi, ci sono le parole di Walt Whitman, della poesia Song of Myself, che parla di un uomo libero e felice, in pieno possesso del proprio corpo. Lo aveva annunciato Jenny Holzer già lo scorso anno, per presentare quello che a fine anno dovrebbe diventare un nuovo “monumento” nel tessuto della Grande Mela. 
Si tratta del memoriale dedicato alle oltre 100mila persone della città che negli anni ’80 persero la vita per colpa dell’HIV, vicino all’ex ospedale di Saint Vincent, dove il primo reparto speciale aprì nel 1984.
Tutto iniziò nel 2011, quando gli urbanisti Christopher Tepper e Paul Kelterborn lanciarono una campagna per costruire il monumento, e si tratterà della struttura-fulcro di un nuovo parco pubblico sviluppato dalla società Rudin. Costato 6 milioni di dollari, di cui 4 provenienti da fonti municipali e statali, con i rimanenti fondi forniti da donatori privati, il parco è stato presentato, ma non ancora aperto al pubblico. 

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