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Che l’artista e attivista Tania Bruguera stia poco simpatica alle autorità cubane ormai lo sappiamo da tempo. Prima la confisca del passaporto, ridato dopo sette mesi, poi l’accusa di incitamento al disordine pubblico, e poi una serie infinita di perquisizioni, arresti-lampo, aggressioni.
E non è finita perché, stando a quanto riporta la sorella dell’artista, Bruguera è stata di nuovo arrestata e interrogata per sei ore, mentre stava viaggiando da L’Avana a Baracoa, per portare aiuti umanitari alle vittime dell’uragano Matthew, parte del suo lavoro per l’Artivism Hannah Arendt (Instar), associazione che l’artista ha lanciato due anni fa. Rilasciata, non le è stato concesso però di lasciare l’aiuto. E meno male che a Cuba il regime si scioglie…