17 gennaio 2017

Exploring…opere multiformi e linguaggi differenti. Ad Albumarte un film, un talk e una performance, tutto in una sera

 

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Appuntamento speciale domani sera da Albumarte, a Roma, per il primo Step di “Exploring…”, rassegna ideata e curata da Benedetta Carpi de Resmini per esplorare opere e linguaggi concatenati e dalla forma “multipla”. Non è un caso, infatti, che nello spazio no-profit di via Flaminia si inizi con un film e si finisca la serata con una perfomance. 
Ma andiamo con ordine. I protagonisti di domani, in collaborazione con il Lithuanian Cultural Institute, saranno gli artisti Zaelia Bishop ed Emanuele Napolitano, con la prima assoluta di Chasing Boundaries Vilnius, a cui seguirà un talk degli autori con Carpi de Resmini e Lolita Jablonskienė, Chief curator della National Gallery of Art di Vilnius, e l’artista Laima Kreivytė, e per finire l’azione di Lina Lapelytė (prima italiana), Yes. Really!
“Exploring diventa un format per avviare un nuovo spazio “offline” nel quale aprirsi ad una commistione di forme artistiche e a nuovi scambi culturali. Il programma della serata si delinea come una continua ricerca ed esplorazione di individuazione di mondi estranei. I protagonisti invitati al primo Step, pur provenendo da aree geografiche distanti si aprono a differenti forme di espressioni artistiche, arrivando poi a un’espressione profondamente politica e sociale del nostro quotidiano”, è lo status di questo nuovo progetto.
E così con Bishop e Napolitano, tramite un avvicinamento stilistico alla videoarte, scopriremo la diversa espressività di artisti che vivono in zone difficili dal punto di vista politico e sociale; i due stanno avvicinando e mappando il contemporaneo nel Paese baltico, intervistando colleghi locali e scoprendo modalità con cui esprimere e produrre arte. E dopo il talk, appunto, un esempio di quel che è la ricerca al nord: Yes. Really! di Lina Lapelytė mostra come l’arte contemporanea e la musica siano complementari: partendo da brani folk, collegandosi alla ricerca e all’approfondimento della semantica delle parole, l’artista esplora la società del presente, legando il corpo ad un’azione melodrammatica: una pratica che gli è valsa importanti commissioni, dalll’invito alla Serpentine Gallery nel 2014 all’apertura della Biennale di Architettura di Venezia 2016 al padiglione baltico, con la performance Ladies. Appuntamento dalle 18.30
In home page: Zaelia Bishop – Emanuele Napolitano, Chasing Boundaries Vilnius, still 2016
Sopra: Lina Lapelyte, Yes Really, (IN)VISIBLE-DREAMS AND-STREAMS

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