27 gennaio 2017

La protesta di Shia LaBeouf, i neo-nazisti, la rissa e l’arresto. Storia di un altro momento turbolento dell’arte “anti-Trump”

 

di

Ha inaugurato da appena una settimana “He not divided us”, la videocamera che invita chiunque voglia dichiarare questo status (contro la Presidenza di Trump, ovviamente) fuori dal Museo delle Immagini in Movimento, ideata dall’attore Shia LeBeouf, e in pochi giorni, diciamo, ha avuto già il suo buon grado di effetto.
Poche ore fa, infatti, l’azione è culminata nell’arresto di LaBeouf, immortalato nel momento dal livestream.
L’artista-attore è stato accusato di aggressione e molestie dopo aver spinto un uomo che, davanti al sito di protesta, ha dichiarato che “Hitler non ha fatto nulla di sbagliato”.
Sul sito, infatti, si era radunat un gruppetto di neo-nazisti, e LaBeouf pare abbia deciso di “affrontarli”, ma le manette sono arrivate per lui, tra l’incredulità dei partecipanti all’azione. L’attore però non si è perso d’animo, e messosi in favore della camera ha recitato: “Lui non potrà dividerci”.
Secondo un rapporto di BuzzFeed i sostenitori di Trump e gruppi neonazi vari hanno organizzato campagne di “molestie” sul web e pare abbiano rilasciato un archivio di documenti per identificare i manifestanti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui