08 febbraio 2017

Buon compleanno Pompidou. Folla oceanica nei primi giorni di festa, mentre ci si prepara a dodici mesi di collaborazioni e incontri

 

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Il Centro Nazionale d’Arte e di Cultura Georges Pompidou ha compiuto 40 anni il 30 gennaio con una festa che ha accolto lo scorso week-end ben 87mila visitatori in 48 ore, ovvero 49mila sabato e 38mila domenica, e molti hanno visitato il mitico Pompidou per la prima volta. Un fine settimana che si è svolto tra performance, concerti, proiezioni e dibattiti tra cui Face-O-Mat di Tobias Gutmann, artista che percorre il mondo con una macchina analogica tutta particolare: ad oggi ha infatto disegnato oltre 1716 facce passando per Stoccolma, Milano, Tokyo e San Francisco. Mentre nella grande salle è presente l’enorme sipario Salade di Georges Braque del 1924. 
Ma questo è solo l’inizio: il Centre Pompidou festeggerà l’evento lungo l’arco di un anno e in tutta la Francia e non solo. Tra gli eventi a La Monnaie di Parigi, François Morellet, le retour, curata da Bernard Blistène e Chiara Parisi, o ad Arles per Les Rencontres de la Photographie “Lo spettro del surrealismo”, un’esposizione che si avvale della ricca collezione fotografica del Pompidou. Una storia che inizia con il progetto n° 493 firmato dagli architetti Renzo Piano e Richard Rogers e che oggi conta 10 piani con 12mila e 210 metriquadrati dedicati alla presentazione della collezioni, 5mila e 900 dedicati alle esposizioni temporanee, la galleria dedicata alla fotografia, due cinema, ma anche la Biblioteca pubblica d’informazione (Bpi) con 400 posti e l’Istituto per la Ricerca e il Coordinamento Acustico Musicale (IRCAM). Quest’ultimo propone un nuovo “Forum Art et Innovation” dal titolo Vertigo che, dal 15 al 18 marzo, accoglierà al Centre Pompidou personalità dell’architettonica, del design e della musica, dalla compositrice austriaca Olga Neuwirth, al regista francese Guy Cassiers, all’architetto americano Greg Lynn, con un focus sull’invenzione di forme digitali, tra spazio simulato e spazio percepito. (livia de leoni)
In home page: Tobias Rehberger, copyright Manuel Braun, 2015

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