08 marzo 2017

Blitz animalista contro Damien Hirst: all’ingresso di Palazzo Grassi, a Venezia, quaranta chili di sterco e una rivendicazione

 

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Più che “d’artista” sono “per l’artista” i quaranta chili di merda che hanno lordato ieri notte l’ingresso di Palazzo Grassi a Venezia. Blitz dell’associazione Centopercentoanimalisti che ha rivendicato l’azione sul blog dedicandola all’imminente apertura della personale di Damien Hirst negli spazi di Francois Pinault il prossimo 9 aprile. 
Un sacco di sterco animale, ben sparpagliato sull’ingresso del palazzo del magnate francese, coronato dalla scritta: “Damien Hirst go home! Beccati questa opera d’arte”, a cui segue la firma.
“L’arte non c’entra per niente”, scrive l’associazione animalista sul proprio blog: “Hirst è famoso per esporre animali uccisi e inglobati nella formaldeide, o imbalsamati, e per l’impiego di migliaia di farfalle le cui ali vengono strappate e incollate su oggetti vari. La morte e il gusto del macabro servono ad attirare l’attenzione. Poi ricchi collezionisti come Saatchi e addirittura la prestigiosa Sotheby’s – aggiungono – pensano a far salire artificialmente le quotazioni del ciarpame di Hirst. È una squallida operazione commerciale basate sulla morte e il disprezzo verso esseri viventi e senzienti. In aprile prenderà il via a Venezia un duplice evento dedicato agli ultimi dieci anni di attività di questo individuo. È un ulteriore insulto a una città che di arte vera ne possiede in abbondanza”. 
Salutata da mesi come un evento dalla portata dirompente e dalle sorti misteriose, la mostra dedicata a Hirts titola “Treasures from the Wreck of the Unbelievabl” e vede impegnate per la prima volta sia la sede di Punta della Dogana che quella di Palazzo Grassi. Un impegno decisivo, a tratti sensazionalistico, per l’anno in cui Documenta 14 coincide con la Biennale d’Arte di Venezia. L’ultima personale dedicata a Hirst in Italia era stata la retrospettiva del 2004 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La mostra sarà curata da Elena Geuna, che ha firmato le monografiche dedicate a Rudolf Stingel (2013) e Sigmar Polke (2016), entrambe a Palazzo Grassi. “Il nuovo progetto di Hirst è frutto di un lavoro durato dieci anni”, ha annunciato lo staff di Pinault, offrendo in anteprima immagini suggestive di ambientazione subacquee. Animali non se ne sono proprio visti. Ma dalla loro parte gli animalisti rincarano la dose promettendo “nuove azioni e blitz a sorpresa”. (Marco Petricca)

2 Commenti

  1. Hanno fatto bene!!! hirst è solo un bravo venditore di se stesso ma come artista fa schifo. se rubi alla natura le sue opere d’arte vuol dire che sei un incapace e non meriti niente.

  2. La follia animalista è il più evidente segno della decadenza di una società che umanizza creature che altro non sono che cibo, in più lo strapotere che detengono piega ai loro capricci persino la legge. Ad un mondo futuro animalista, personalmente preferisco l’impatto di un asteroide

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