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Franco Vaccari, modenese classe 1936, è uno degli artisti più grandi del secondo Novecento italiano. Attivo sin dalla metà degli anni ’60, ha ridefinito il concetto di fotografia, tempo, pubblico. L’intervento che l’ha consacrato, alla Biennale di Venezia del 1972, fu Esposizione in tempo reale: qui, l’artista, installò una macchina automatica per fototessere e indicò agli spettatori di “Lasciare una traccia del proprio passaggio”, ponendo in essere un innesco che determinava la forma dell’opera stessa, che si autoalimentava.
E da domani sera, alla Porta di Sant’Agostino di Bergamo, in occasione della 35esima edizione del Bergamo Film Meeting Franco Vaccari tornerà in scena con Esposizione in tempo reale N.45, grazie alla collaborazione di The Blank, collocando all’esterno dello spazio l’installazione Il Mendicante Elettronico, opera del 1973 (home page).
Sabato dalle 16, invece, al Cinema San Marco, sarà lo stesso artista a presentare una selezione delle sue opere video, ripercorrendo oltre quarant’anni di ricerca e sperimentazione, che hanno contraddistinto la sua carriera.
Attenzione però: alla Porta stavolta non si tratterà di foto, ma di una poetica riflessione sulla figura di Cartesio, che iniziò la sua avventura intellettuale dopo una notte di sogni esaltanti e rivelatori. Il filosofo aveva anche scritto che quel giorno faceva molto freddo, per cui rimase dentro una stanza ben riscaldata da una stufa per l’intera giornata: Vaccari, continuando la sua ricerca basata sul coinvolgimento e la condivisione, ha invitato alcuni artisti di Bergamo a creare dei giacigli davanti alla proiezione, dei rifugi in cui riposare e sognare, sviluppati secondo i rispettivi linguaggi e poetiche. E così, davanti al video Buona Notte potrete riflettere appoggiati alle creazioni di Davide Allieri, Cinzia Benigni, Filippo Berta, DZT collective, Oscar Giaconia, Daniele Maffeis, Andrea Mastrovito, Giovanni Oberti, Francesco Pedrini, Maria Francesca Tassi. Per continuare a immaginare e a pensare immagini, anche durante la nottata.