Chissà se di questo passo lo vedremo presto in qualche biennale, Mister George W. Bush. Sì, l’ex presidente statunitense, che dopo aver servito la patria in guerra e in pace, facendo la guerra, ha deciso di rendere omaggio ai suoi “camerata” con i suoi dipinti, e con un libro intitolato “Portraits of Courage: A Commander in Chief’s Tribute to America’s Warriors”, che negli USA è diventato in pochi giorni un bestseller.
Tra le pagine ci sono 66 ritratti realizzati ad olio di soldati e soldatesse che ha Bush ha personalmente conosciuto. Le influenze artistiche? Si parla di Lucian Freud, Wayne Thiebaud, Jamie Wyeth, o dello spagnolo Joaquín Sorolla. Un’espressionismo realista, diciamo così.
Ogni ritratto è accompagnato da una dichiarazione scritta dall’ex presidente sull’argomento, specificando il ruolo nel servizio militare del soldato, le ferite riportate, la lotta per il recupero sia fisico che psicologico. Considerando quanto Bush sia stato ampiamente criticato per aver guidato gli USA in due guerre in due mandati presidenziali…ci vuole un bel coraggio. E un po’ di cecità. Uscito il 27 febbraio, però, il libro è stato al primo posto tra i libri di saggistica secondo l’ultimo report di Publishers Weekly, e questa settimana pare sia ancora al numero due delle classifiche. Spirito di patriottismo ed eroismo nell’America che deve tornare grande di nuovo?
Nelle foto: George W. Bush in studio. Courtesy of Grant Miller/George W. Bush Presidential Center
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