19 marzo 2017

Altro che airbnb! Si chiama M.O.M.A. ma è un ostello. Anzi, è il primo “Museo Abitabile”, e apre a Roma

 

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Come per ogni albergo che si rispetti prima le indicazioni di base: la struttura si chiama M.O.M.A, ed è ubicata in via Paolo II, a Roma. Zona strategica, a 200 metri da San Pietro e dalla stazione omonima, i posti letto sono 32, ed è un ostello-museo. Già, perché M.O.M.A. sta per “Meet Others Meet Art, e nelle stanze e nelle parti comuni troverete le opere di Diamond, Davide Dormino, Barbara Salvucci, Matteo Giuntini, Luca Grechi, Virdi, Francesca Romana Pinzari (sopra, in allestimento), Franco Losvizzero, Mauro Magni, Angelo Colagrossi, Gaia Scaramella, Cristiano Quagliozzi, Raimondo Galeano, Tiziana Cera Rosco, Giacomo Tringali e tanti altri.
Di che si tratta? “Del numero zero di un format turistico per giovani che vogliono fare del viaggio un occasione di condivisione, conoscere nuove persone e incontrarsi con l’arte contemporanea”.
Un ostello unico nella sua realizzazione che però avrà tutti i crismi per essere all’avanguardia a livello tecnologico, come l’art-world e la “vita moderna” impone: wi-fi ultraveloce, possibilità di affittare un i-pad, chiavi elettroniche/badje e/o con codici numerici, a cui si affiancheranno arredi di design contemporaneo, una galleria d’arte integrata, e ovviamente la possibilità di acquistare tutto quel che si vede. 
Il prezzo? Prima di parlare di questo c’è da fare un distinguo bello e buono: non tutti potranno accedere. Gli ospiti dovranno garantire determinati standard di capacità integrativa, di curiosità, educazione e socialità. E non è finita: per entrare e soggiornare al M.O.M.A. è necessario avere un account facebook attraverso il quale le persone potranno conoscersi prima virtualmente e magari organizzare gite prima del loro arrivo. A metà tra virtuale e reale. E ovviamente esclusivo!

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