11 aprile 2017

Young Pope rivelato. A Palazzo Reale di Napoli, le fotografie di scena raccontano l’altra parte della storia

 

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Nella cornice di Palazzo Reale, a Napoli, è stata inaugurata la mostra fotografica di Gianni Fiorito, a cura di Maria Savarese, dedicata alle fotografie di scena di Young Pope, la serie tv di Paolo Sorrentino trasmessa da Sky e finanziata anche da HBO e Canal+. La mostra, in collaborazione con il Polo Museale della Campania e con la Regione, è stata allestita nella zona dell’Ambulacro ed è costituita da trentotto grandi foto che narrano la prima regia televisiva del Premio Oscar Paolo Sorrentino. Un doppio omaggio che la Regione Campania, attraverso la Scabec, ha voluto tributare al regista partenopeo e al fotografo di scena, suo amico e storico collaboratore, nella loro città natale. 
Il talentuoso Fiorito, in una selezione di scatti di personaggi principali, scene, back-stage e ricostruzioni in studio di ambienti non utilizzabili dal vero, come quelli della Cappella Sistina, ha raccontato in chiave fotografica l’evento televisivo italiano più importante del 2016, che ha richiamato l’attenzione di ben 15 milioni di telespettatori, solo nel nostro Paese. 
Fiorito narra in scatti le vicende di Lenny Belardo che abbiamo conosciuto sullo schermo, fissando i momenti dove il Papa sorrentiniano beve, fuma e gioca a biliardo, giovane e irriverente, vanitoso e presuntuoso, incarnazione della contraddizione. Ma il fotografo, con il suo personale racconto, ci porta dentro e fuori la scena del film, le immagini raccolgono il notevole sforzo di uomini e mezzi dietro alla costruzione di un grande evento cinematografico.
«I luoghi del nostro patrimonio architettonico e paesaggistico, le immagini in scena e fuori scena del film, racchiuse in uno scatto di Fiorito, sono il frutto di un processo complesso, silenzioso; una narrazione che accompagna quella cinematografica per affermarsi, poi, con un proprio racconto», ci ha detto .Maria Savarese che ha aggiunto che, dopo Napoli, la mostra sarà allestita anche in altre città. (Danilo Russo)

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