06 maggio 2017

Questo fine settimana, Roma è Open House. Un lungo percorso per aprire gli edifci della città al pubblico

 

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Dall’Archivio Storico Capitolino al Centro Islamico Culturale, passando per Fondazione Volume e Gagosian Gallery. Senza dimenticare le sette chiese a Garbatella e Appia Antica. Gambe in spalla e cartina alla mano, oggi e domani, Roma è Open House. L’evento annuale di architettura – sviluppato in quattro continenti, trentuno città, nell’ambito dell’Open House Worldwide – che, in un weekend, rende fruibili centinaia di edifici romani, notevoli per peculiarità architettoniche, storiche, artistiche, culturali, e che non fa differenza tra una chiesa barocca e un cantiere. Perché le cose cambiano continuamente e si influenzano, gli spazi e i tempi possono dilatarsi e restringersi ma la città è un organismo unico e in trasformazione, e le persone che l’attraversano spesso non riescono a seguirne le evoluzioni. Così, tra visite guidate gratuite – effettuate dai promotori del progetto, dai cultori dell’architettura, dagli studenti delle tre Facoltà di Roma, IED e Accademia di Belle Arti di Roma e dai volontari Touring Club Italiano – i tour pedonali e ciclabili, le aperture straordinarie di edifici solitamente non accessibili alla fruizione pubblica, i numerosi eventi speciali, i cittadini avranno la possibilità di riscoprire quel patrimonio nascosto della capitale, ciò che ogni giorno passa sotto agli occhi.

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