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Un racconto collettivo dedicato a ciò che non si vede, per dare voce alle energie di un luogo, per comunicare le informazioni su un edificio storico o un ristorante, per delineare un’immagine mentale delle sensazioni che si respirano tra le strade, in certi momenti della giornata. “Cartographies of the Unseen” è il progetto curato da Mery Cuesta, Antoni Abad e Roc Parés, prodotto dall’Institut Ramon Llull con il sostegno dell’Università Iuav e dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona, presentato nell’ambito del programma di Catalonia in Venice, tra gli Eventi Collaterali della 57.ma Biennale di Venezia.
Il progetto è stato dedicato specificatamente alla città lagunare e si appoggia a BlindWiki, una piattaforma online sulla quale le persone non vedenti possono registrare e ascoltare note informative geolocalizzate, diffuse in tutto il mondo, dall’Australia agli Stati Uniti. Questa cartografia inclusiva, adatta a essere esperita da tutti i sensi, è stata realizzata da Antoni Abad, artista da sempre interessato al concetto di comunità, con il supporto di persone affette da disabilità visive e sarà visitabile ai Cantieri Navali di Castello fino al 26 novembre. Invece, lunedì e martedì, 15 e 16 maggio, per un seminario a Palazzo Badoer, Antoni Abad, Alessandro Trovato, dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Valeria Bottalico, di Doppio senso: Percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim, Alex Dobaño di Avanti-Avanti Studio, Frederic Font Corbera, di Freesound e Università Pompeu Fabra, Valeria Tatano dell’Università Iuav, e Marleen Stikker, di Waag Society, parleranno dei risvolti sociali e civili dell’arte, di nuovi modelli di architettura accessibile, delle interazioni sonore e delle comunità del web, riflettendo sulle dinamiche che sono state attivate per comprendere una diversa conformazione della città. E nel pomeriggio, dopo i discorsi, tutti alla scoperta dei percorsi sonori. A piedi e in vaporetto, ovviamente. Il programma completo è consultabile qui.