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C’è qualcosa di familiare nell’odore del legno. Che sia una foresta boreale o la bottega all’angolo, un mobilificio o un laboratorio di scenografia, ci si sente subito a proprio agio, forse avvertendo il retaggio di una indefinita coscienza atavica che ci accomuna. A prescindere dall’abilità manuale o dalla sensibilità ai temi della natura, sensazioni simili si potranno avvertire attraversando gli “Ossimori con vista in contesto signorile”, la mostra di Johnny Hermann, al secolo Mauro Savoldi, che aprirà il 31 maggio, nella suggestiva cornice di Villa Annoni, a Cuggiono. Materiale elegante e indipendente – ultimamente anche tornato al centro dell’interesse e al quale è dedicata una recentissima mostra al MART – per Hermann, designer e artista nato a Milano nel 1977, il legno è uno stato mentale, un metodo estetico attraverso cui inserire una venatura di straniamento nell’approccio al mondo che ci circonda. Sculture e oggetti di uso quotidiano, rivisitati dal materiale di cui sono composti, scandiscono un percorso intimo, nel quale si alternano essenze di sarcasmo e di fiducia, immancabili critiche ai selfie e paperelle da comodino nostalgiche dell’acqua, paure e scherzi, tavole imbandite di uova che non si rompono e ghiaccioli che non si sciolgono.