31 maggio 2017

Gli animalisti contro tutti. In Tasmania, cancellata la 150.Aktion di Hermann Nitsch. Dall’altra parte del mondo, imbrattata la Sirenetta di Copenhagen

 

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Alla fine, l’hanno spuntata gli animalisti. La 150.Aktion di Hermann Nitsch non si terrà. Ad annunciarlo, Leigh Carmichael, direttore del Dark Mofo, il Festival di musica e arte organizzato dal Museum of Old and New Art della Tasmania, nel cui ambito avrebbe dovuto svolgersi la performance del capofila dell’Azionismo Viennese. La petizione, indetta dalla Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, è stata firmata da più di 20.000 persone ma a spaventare Carmichael, più della penna, è stata la possibilità di concrete azioni di sabotaggio. Proprio in queste ore ma dall’altra parte del mondo, infatti, gli animalisti hanno imbrattato di rosso la Sirenetta di Copenaghen, scolpita da Edvard Eriksen in riferimento alla favola di Hans Christian Andersen, lanciando un messaggio esplicito: «La Danimarca difende le balene delle isole Far Oer». Il rifermento è alla caccia ai cetacei, attività tradizionale dell’arcipelago danese. 
Intanto, 200 biglietti per assistere alla Aktion erano già stati venduti ma potranno essere usati per assistere a un altro incontro con Nitsch, in data data da destinarsi. A nulla sono valsi gli avvisi sui biglietti, sui quali era scritto che lo spettacolo avrebbe contenuto episodi di nudità e affrontato temi adatti solo per un pubblico adulto, e nemmeno le rassicurazioni e gli appelli al buon senso da parte dello staff del Festival: «Nessun animale verrà macellato durante il Mofo. Alcuni artisti utilizzano i colori, altri usano il sangue e la carne». Nitsch, fin dai suoi esordi negli anni ’60, usa strumenti particolari che, ciclicamente, suscitano l’indignazione di alcuni, usando sangue e interiora animali come elementi di un linguaggio simbolico. Magari non sarà il massimo dell’estetica e della raffinatezza ma, in ogni caso, è qualcosa di molto lontano dal maltrattamento sistematico delle multinazionali della carne. 
Comunque, per evitare ogni tipo di problemi, alla fine, si è deciso di cancellare la performance, almeno momentaneamente, dal programma del Festival, peraltro particolarmente ricco, con la partecipazione, tra gli altri di Mogwai, Einstürzende Neubauten, Alfredo Jaar e Mike Parr. «La sicurezza dell’artista, degli esecutori della performance e dei membri del pubblico rimane la nostra priorità», ha detto Carmichael. «Se gli organizzatori sono così preoccupati per la sicurezza pubblica, avremmo alcune domande sulla diffusione di malattie, dovute alle carcasse e al sangue, tenuti in un ambiente incontrollato per un periodo prolungato», ha risposto prontamente Kristy Alger, potavoce di ALT-Animal Liberation Tasmania.

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