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Architettura, pittura, scultura, teatro, animazione, fotografia, danza, poesia, letteratura, musica, design, moda, cinema. Sono i personaggi, rigorosamente principali, di Move Cine Arte, festival cinematografico dedicato a tutti i linguaggi artistici che, dalla sua prima edizione nel 2012, propone una formula itinerante. Quest’anno, le città a essere coinvolte saranno Sao Paulo, Parigi e Venezia, dove si svolgerà la serata inaugurale della kermesse, il 10 giugno, a Palazzo Rossini, con la presentazione dei film vincitori e dell’installazione dell’artista brasiliana Julia Kater. Il Festival segue una formula semplice, mettere le opere in primo piano, raccontandole senza troppi filtri, privilegiando la voce di chi ha vissute la trama in prima persona. La giuria, composta da Fratti Andre Costa, Steve Bisson, Reinaldo Cardenuto, Isidro Ramírez e Mat Rappaport, ha scelto i film vincitori per le quattro categorie in gara. El coral que trajimos de Brasil si aggiudica il premio della sezione principale. Il film dell’argentino Martìn Serra ha proposto uno sguardo inedito sulla vita di Guillermo Roux, artista che ha vissuto per alcuni anni anche in Italia, a Roma e in Sicilia, e di sua moglie Franca Beer. Premio “Miglior dialogo tra arte e video”, che sottolinea la contaminazione tra linguaggio cinematografico e contenuti artistici, è stato vinto da Amarillo Ramp, di Bill Brown e Sabine Gruffat, che descrive la storia dell’ultima opera incompiuta di Robert Smithson. Al brasiliano Alfeu França con il film A Deusa Branca, va il premio per la migliore investigazione tra storia e arte. Il film ripercorre la spedizione nella foresta amazzonica del 1958 dell’artista Flávio de Carvalho, attraverso l’impiego di materiali rari e di archivio. Menzione speciale per Monumento, di Igor Grubić.
In home e in alto: ©BillBrown, SabineGruffat, Amarillo Ramp