10 giugno 2017

Tutto sulla nostra storia dell’arte. La Fototeca di pittura Fahy va alla Fondazione Zeri

 

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40.800 fotografie e documenti raccolti in 398 contenitori, ordinati secondo un criterio geografico, dagli Abruzzi a Verona, cronologico, dal XIII al XIX Secolo, e per singoli autori, Botticelli, Piero di Cosimo, Iacopo del Sellaio, Allievi del Ghirlandaio. C’è un atlante di tutta la nostra storia dell’arte, nella sezione sulla pittura italiana della fototeca di Everett Fahy, New York, che è stata appena donata alla Fondazione Zeri dell’Università di Bologna. Un corpus omogeneo, che riflette gli interessi e le ricerche di Fahy, già direttore della Frick Collection, poi capo curatore del dipartimento di pittura europea del Metropolitan Museum e, dagli anni Sessanta, amico del grande studioso scomparso nel 1998, con il quale condivideva il piacere dello studio e della scoperta. «Siamo onorati di poter accogliere le sezioni sulla pittura italiana della fototeca di Everett Fahy. Si tratta di un lascito importante, che va ad arricchire ulteriormente il già preziosissimo patrimonio della Fondazione Federico Zeri e dell’Alma Mater», ha dichiarato il Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini. Un omaggio che non solo andrà a incrementare la piattaforma di informazioni sull’argomento ma apre alla sfida attualissima dell’archiviazione. «Questo nuovo fondo contiene materiale prezioso e molto articolato. La sua digitalizzazione è per noi ora un obiettivo», ha detto Paola Salomoni, prorettrice alle tecnologie digitali dell’Alma Mater. Il materiale è ampio e approfondito e, proprio per questo, potrà rivelarsi ancora più prezioso se opportunamente inserito in un database integrato e di agile consultazione, grazie all’applicazione delle nuove tecnologie di archiviazione digitale. Ancora una volta, il contemporaneo e l’antico non possono non collaborare.

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