27 giugno 2017

A Firenze si incontrano arte e architettura. Alfredo Pirri e Nicola Di Battista in dialogo “Nel Chiostro delle Geometrie”

 

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Da una parte, la simmetria del Rinascimento, la disposizione armonica degli elementi. Dall’altra, l’asimmetria del contemporaneo, l’estetica della complessità. Due canoni che gli studenti di architettura avranno modo di conoscere in maniera approfondita, dalla teoria alla pratica, per la quarta edizione de “Nel Chiostro delle Geometrie”, laboratorio che si svolge dal 19 giugno al 19 ottobre nella chiesa e nel chiostro del complesso dell’Ex Monastero di Santa Verdiana, fondato nel 1391 e dedicato ai santi Giovanni Gualberto e Verdiana da Castelfiorentino, una monaca murata in una cella per 34 anni, con due serpi. Il progetto, a cura di Giancarlo Cauteruccio e Carlo Terpolilli, nato dall’intesa tra la Compagnia di Teatro Studio Krypton e il DIDA-Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, è un esempio di quelle buone pratiche di collaborazione che uniscono formazione ed esperienza sul campo. 
In questo caso, affrontando un percorso multidisciplinare tra gli ambiti della sperimentazione artistica, con un fitto programma di performance, lezioni aperte, installazioni multimediali, incontri e laboratori con gli autori. «Siamo convinti che è nella relazione diretta e nella costruzione di un obiettivo comune, come la produzione di eventi aperti al pubblico, che i giovani hanno l’opportunità di misurarsi in maniera concreta con la creazione, accrescendo così le loro capacità», ha spiegato Giancarlo Cauteruccio direttore artistico del progetto. 
La rassegna si è aperta il 19 giugno, con Electric Church. Le voci dello Spazio, installazione ambientale realizzata da Cauteruccio con Massimo Bevilacqua, Alessio Bianciardi e Anna Giusi Lufrano in collaborazione con gli studenti del TEARC-Laboratorio di Teatro-Architettura. Il prossimo appuntamento è previsto per il 29 giugno, per una lezione aperta che agli studenti frutterà diversi crediti formativi ma sarà interessante anche per altri motivi, visto che, a dialogare sul dualismo irrisolvibile tra arte e architettura, saranno Alfredo Pirri, che presenterà la sua ricerca sempre legata all’espolorazione delle possibilità di dialogo con lo spazio, e  Nicola Di Battista, direttore di Domus, che porterà gli esempi degli architetti più influenti, come David Chipperfield, Kenneth Frampton, Hans Kollhoff, Werner Oechslin ed Eduardo Souto de Moura. E visto che alle parole devono corrispondere le azioni, Pirri condurrà anche un workshop di tre giorni, per guidare gli allievi alla realizzazione di un allestimento.
Gli appuntamenti proseguiranno fino a ottobre, affrontando tutte le declinazioni dell’arte, dallo spazio urbano, per la lezione con Alessandra Pioselli, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Bergamo, e con Paolo Belardi, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, al dialogo con la società, per l’incontro con Fabio Cavallucci, direttore del Centro Pecci di Prato. 
Il programma completo è consultabile qui
In home e in alto: Electric Church, 2017. Ph A. Bianciardi

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