28 luglio 2017

Un giro in auto con Lindsay Lohan, Paris Hilton e Britney Spears. Cartoline dai primi 2000 in mostra

 

di

Lindsay Lohan, Paris Hilton e Britney Spears. Tutte e tre nella stessa automobile. Guida Paris. Chiudetevi in casa a doppia mandata, abbassate le serrande dei negozi, staccate il gas, spegnete l’internet. 
No, per fortuna è già successo anni fa, lo testimonia una foto che, nel 2007, fece il giro dell’universo del gossip e poco oltre, milioni, miliardi di clic, visualizzazioni, reazioni. Sono passati dieci anni e siamo ancora qui per poterne parlare. Sì, non solo è passata una decade del nuovo millennio ma già un’altra sta volgendo al tramonto. Pensavamo che il XX Secolo fosse quello breve? Tutto scorre molto in fretta ultimamente, almeno così pare. Per fortuna i calendari sono sempre gli stessi, quello occidentale è relativamente giovane, introdotto nel 1582 da Papa Gregorio XIII, basato sul ciclo delle stagioni di una volta, sull’anno solare come calcolato da Mikołaj Kopernik. E bisogna riconoscere il giusto merito anche a musei e simili, che riescono a tracciare una linea tra noi contemporanei e loro, i moderni, gli antichi e i mitologici, una rappresentazione di continuità che approfondisce la sensazione dell’essere nel tempo e ci fa sentire meno soli.
Se vogliamo dirla tutta, anche le tre ragazze terribili di cui sopra segnano una cronologia. I cagnolini nelle borse, i drastici sbalzi di peso, i procedimenti giudiziari, non sono forse affidabili roccaforti nell’eterno ritorno della storia? La pensano evidentemente così Matt Harkins e Viviana Olen, eccentrica coppia newyorkese che nel 2015 ha aperto, nel proprio appartamento di Atlantic Avenue, Brooklyn, un “very real” museo dedicato alle icone del pop anni ‘90, con una vertiginosa tendenza al trash, il Tonya Harding and Nancy Kerrigan 1994 Museum, per gli amici THNK 1994. 
Per molte persone, gli anni ’90 sono rappresentati dalla stretta di mano tra Yasser Arafat e Yitzhak Rabin, sotto lo sguardo benevolo di un Bill Clinton in gran forma. In Cina, la decade è ricordata, in particolare, per il passaggio della sovranità di Hong Kong dal Regno Unito alla Repubblica Popolare, un atto che segnò la chiusura ufficiale di 156 anni di dominio coloniale britannico. Insomma, questione di punti di vista. Per Harkins e Olen, le icone degli anni ’90 sono due pattinatrici sul ghiaccio, tali Nancy Kerrigan e Tonya Harding, che salirono agli onori delle cronache non tanto per i loro meriti sportivi, quanto per una rivalità a dir poco accesa. Il 6 gennaio del 1994, Kerrigan fu aggredita durante una sessione di allenamento per i campionati nazionali e, a causa dell’infortunio conseguente, non riuscì a continuare la competizione, il cui titolo andò alla Harding. Ma le indagini portarono a galla la verità: i mandanti dell’aggressione erano stati proprio la Harding e il suo ex marito. 
La prima, grande mostra di questo museo è stata dedicata alle gemelle Olsen, “The Olsen Twins Hiding From The Paparazzi”. Nate nel 1986, le gemelle sono cresciute insieme a tutti noi, insieme alle nostre televisioni, ai vestiti che abbiamo indossato. La loro reazione alla stretta di mano tra Arafat e Rabin sarà stata più o meno simile alla nostra. Ma adesso è venuto il momento di andare oltre, un’altra decade attende la storicizzazione e così, il 29 luglio, aprirà la seconda, grande mostra, “popculturediedin2009”, incentrata sui migliori scandali che, dal 2000 al 2009, hanno formato la generazione dei prosumer, quei destinatari di beni e di servizi che superano il ruolo di consumatori per partecipare attivamente alle diverse fasi del processo produttivo. Le rivendicazioni saffiche di Madonna e Britney, la sobrietà di Paris, tutti gli stati di ebbrezza di Lindsay e tanto, tanto altro. Curiosità per lo svolgimento della serata, i vip chiamati in causa si faranno vedere? La polizia e i vigili del fuoco sono stati avvisati? E soprattutto, i vicini di casa apprezzeranno? (MFS)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui