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È incentrato sulla riscoperta degli antichi sentieri della transumanza il progetto Daunia Land Art, realizzato da più anni in Capitanata, dalla società ArcheoLogica. Volto quest’anno alla valorizzazione del tratturo Foggia-Campolato e del tratturello Campolato-Vieste, il progetto si articolerà in una residenza per giovani artisti e architetti e in un intervento site-specific dell’artista cubano Lázaro Saavedra, invitato dal curatore e critico d’arte Giacomo Zaza.
Dal 24 al 31 agosto, si succederanno otto giorni di progettazione nei quali l’artista indagherà e dialogherà con i dodici partecipanti prescelti per poi intervenire artisticamente lungo un percorso caratterizzato da lame, boschi e pareti scoscese. Un tracciato ancestrale nel quale riscoprire i segni di un singolare passato e agevolare, così, la conoscenza e la fruizione di un patrimonio dimenticato. Si partirà dall’osservazione dell’ecosistema e della morfologia dell’area, registrando impressioni e suggestioni, e si proseguirà con la rilevazione delle emergenze culturali e la progettazione dell’intervento. Ricollegandosi a una folta e virtuosa schiera di artisti che con i territori hanno saputo instaurare un rapporto empatico – una vera e propria catarsi individuale e collettiva – da Joseph Beuys ad Ana Mendieta, Saavedra si relazionerà al territorio dauno, scoprendone specificità e interpretandone le vocazioni in un’interazione multiculturale e interdisciplinare. Un’impronta artistica diretta la sua, capace di trascendere la mera rappresentazione per incidere in maniera concreta e significativa sul territorio, fino a rileggerne il vissuto e a recuperarne la storia. ‹‹L’opera site-specific di Saavedra per il Gargano – precisa il curatore Giacomo Zaza – rappresenta una sorta di new landscape atto a generare una nuova costruzione dello sguardo e una nuova presenza nel paesaggio: un’elaborazione artistica integrata che esprime e aggiunge ulteriori significati e segni culturali al patrimonio››.
Gli artisti in residenza, guidati da Saavedra e da Zaza, analizzeranno gli aspetti identitari della storia e delle comunità e opereranno sugli stessi tracciati che i pastori usavano per la transumanza, per trasferire con cadenza stagionale mandrie e greggi da un pascolo all’altro, in un periodo tradizionalmente compreso tra il 29 settembre, per la festa di San Michele, e l’8 maggio, giorno dell’apparizione dell’Arcangelo presso la grotta di Monte Sant’Angelo sul Gargano, tornando a intrecciare religione ed economia, fenomenico e trascendente. Proprio a partire da tale rapporto, Saavedra ha scelto di intervenire in un luogo a metà strada tra Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo. Collocandosi sull’antica via Francigena, l’artista interverrà tra l’antico santuario micaelico e il nuovo santuario di San Pio da Pietralcina, opera di Renzo Piano, pacificando idealmente passato e presente, tra antichi e nuovi pellegrinaggi. La partecipazione alla residenza è gratuita. Le domande dovranno essere inviate entro il 6 agosto 2017 mediante apposito modello scaricabile qui. (Carmelo Cipriani)
In home: Lázaro Saavedra, Sepultados por el olvido, 1997, La Habana