03 agosto 2017

A Ischia, La 85ma edizione della Festa a mare ricorda la poesia di Totò e Pinocchio

 

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Si è svolta il 31 luglio, nello splendido scenario della baia di Cartaroma a Ischia, la ottantacinquesima edizione della Festa a mare agli scogli di Sant’Anna. Una sfilata evocativa di barche allegoriche che oggi si esibiscono nella bellissima baia di Cartaromana, raccontando temi cari alla storia dell’isola e che, in questa edizione, sono state curate dalle maestranze di quattro associazioni isolane: la Pro Perrone di Casamicciola, l’Associazione Largo dei Naviganti di Ischia Porto, l’Associazione Actus Tragicus di Forio e la Pro Loco di Lacco Ameno, per raccontare la figura di Totò nel cinema, nella musica, nella poesia. 
La sfilata di barche allegoriche evoca una ritualità antica, che vedeva le donne incinte recarsi in processione sin dal 1400, attraverso la baia verso la piccola chiesa di Sant’Anna posta sul promontorio che sovrasta lo specchio d’acqua antistante il Castello Aragonese. Lì era posto anche l’antico cimitero colerico dove si seppellivano i morti come è rappresentato nel celebre dipinto di Arnold Böcklin, L’isola dei morti, realizzato intorno al 1880. Nella baia di Cartaromana quindi, da secoli, si incontrano morte e vita e la festa di Sant’Anna ne celebra sia gli aspetti liturgici, con una messa dedicata alle partorienti, che profani, con la celebre sfilata delle barche. 
Direttore artistico di questa edizione è stato Pietro Cenzino Di Meglio, un giovane attore teatrale legatissimo alla propria terra che, con semplicità, ha preparato gli ingredienti per un festa che non ha mancato di emozionare, tra il ricordo nostalgico del principe della risata Antonio De Curtis e la figura di Pinocchio presente nel Borgo di Ischia Ponte con le istallazioni metalliche di Riccardo Dalisi. Ha condotto la serata l’attore Patrizio Crispo ed è stata madrina dell’evento la nipote di Totò, Elena De Curtis, che ha accolto commossa gli appalusi tributati al nonno da una platea numerosa disposta sugli scogli, sulle barche attorno alla baia e sulle tribune. Le barche hanno sfilato raccontando la maschera di Totò e i suoi molteplici risvolti nella storia del cinema come della poesia. La barca vincitrice del primo premio è stata quella dell’ischitana Associazione Largo dei Naviganti, dal titolo ‘Ischia mia’, che ha raccontato il legame tra il principe, la poesia e l’isola verde. A Totò si deve il merito di aver mascherato la poesia per darle un volto diverso, così come quello di aver mascherato la miseria per renderla meno aspra, come ricorda la celebre scena del film “Miseria e Nobilta’,” che ritrae una famiglia alle prese con una zuppiera piena di spaghetti al centro della tavola.
Uno spettacolo che è stato coinvolgente grazie alla maestria dei costruttori di barche cha hanno lavorato senza sosta per venti giorni, tra vento e mare, con legno, colla e cartapesta, come si faceva una volta. Una festa che ha il sapore della tradizione e viene normalmente svolta nel giorno dedicato a Sant’Anna, il 26 luglio, ma è stata rimandata a causa del maltempo e non ha smesso di emozionare, grazie al consueto finto incendio del Castello Aragonese sulle note di Blue Dolphin e ai fuochi pirotecnici . (Anna Di Corcia)

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