20 agosto 2017

Addio all’eterno ragazzo tuttofare della risata. Jerry Lewis scompare a 91 anni

 

di

Purtroppo questa volta non si tratta di una fake news, Jerry Lewis è scomparso, a 91 anni, a Las Vegas. Se ne va il re della risata americana e non solo, monumento del cinema comico e uomo di spettacolo a tutto tondo, sia nel ruolo di “picchiatello”, al fianco di Dean Martin, che dietro alla macchina da presa, osannato da Jean-Luc Godard che lo descriveva come «l’unico regista americano al giorno d’oggi che cerca di sperimentare qualcosa di nuovo e originale nei propri film». Nel 2016, per festeggiarne i 90 anni, il MoMa gli ha dedicato una retrospettiva con una selezione dei film più famosi e gli inediti girati dietro le quinte. 
Joseph Levitch nacque il 16 marzo del 1926 a Newark, nella periferia di New York, da genitori russi di origine ebraica. Il padre Daniel Levitch era un attore di vaudeville e iniziò a calcare i palchi dei teatri fin da piccolo. Dopo una serie di lavori come commesso, magazziniere, fattorino, maschera, l’incontro decisivo avvenne nel 1946, quando conobbe Dino Crocetti, già discretamente famoso con il nome di Dean Martin. Da quel momento e per i seguenti dieci anni, i due formarono una coppia incontenibile, perfettamente assortita, che riusciva a interpretare il desiderio di una nuova comicità, fondata sull’interazione estemporanea tra personaggi fortemente caratterizzati, tra il fascino di Martin e le movenze sgraziate di Lewis. Sedici i film realizzati in coppia, come Attente ai marinai, Morti di paura, Il nipote picchiatello, Artisti e modelle e Hollywood o morte
I due si separarono nel 1956 e Lewis riuscì a intuire la necessità di un cambiamento di rotta, evitando di rimanere impantanato in un ruolo che non riusciva più a soddisfare né le nuove esigenze del pubblico né le sue. Iniziò così una carriera di regista, con il memorabile Bellboy, il Ragazzo Tuttofare dell’hotel alle prese con ogni tipo di situazione stravagante a spasso tra le camere, un plot allo stesso tempo inesistente ma ricco di spunti narrativi, omaggiato poi da Four Rooms, il flm cult a episodi con un istrionico e citazionista Tim Roth per la regia di Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodríguez e Quentin Tarantino
Il successo definitivo in Europa arrivò grazie a Scusi, dov’è il fronte?, del 1970, in cui Lewis, oltre a firmare la regia, interpreta il ruolo di un playboy riformato al servizio militare – evenienza che effettivamente gli era occorsa, giudicato inadatto alla leva per una otite – ma desideroso di combattere nella Seconda Guerra Mondiale. In Francia il film fu salutato come un capolavoro e dopo questa fatica, Lewis si fermò per dieci anni, fino al 1980, quando uscì Bentornato picchiatelloHardly Working nel titolo originale,doppiato in Italia da Oreste Lionello, aspramente criticato ma ben accolto al botteghino, con una serie di rimandi e citazioni degli sketch storici. 
Nel 1972, però, Lewis lasciò incompiuto e tuttora inedito The Day the Clown Cried, uno dei più celebri casi di film perduto della storia del cinema, al pari di Too Much Johnson, primo film muto diretto da Orson Welles. Ci sono due copie del film, ancora in versione provvisoria, una chiusa a chiave nella cassaforte del suo ufficio, l’altra conservata presso la Biblioteca del Congresso ma, per volere dello stesso Lewis, non visionabile per altri dieci anni, quando, forse, avrebbe festeggiato il centesimo compleanno mostrando a  tutti, finalmente, quello che considerava il suo peggior film in assoluto. Lo aspettiamo per un’altra storia, per l’ultima risata.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui