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I capelli di Silvio Berlusconi, le smorfie di Donald Trump, l’accento inglese di Matteo Renzi ma anche l’aura ieratica di Osho e i piccoli atteggiamenti quotidiani di ognuno di noi. Personaggi della politica, dello spettacolo, dello sport, fino all’uomo qualunque, tutti colpiti dagli sberleffi della satira, quella comicità corrosiva che, ridendo, condanna i costumi. E i suoi campioni verranno premiati il 16 settembre, a Forte dei Marmi, in occasione del Premio Satira 2017.
Il premio fu istituito nel 1973 e, nell’albo d’oro, sono entrate figure come Achille Campanile, Dario Fo, Renzo Arbore, Leonardo Sciascia, Michele Rech di Zerocalcare, la redazione di TGLercio, il gruppo di autori di The Pills, il sito Dagospia. Quest’anno, i vincitori sono Liza Donnelly, disegnatrice e storica collaboratrice del New Yorker, Le canard enchainé, rivista satirica francese, Ficarra e Picone con il film L’ora legale, Federico Palmarol, ideatore della pagina Facebook Le più belle frasi di Osho, lo scrittore Alvaro Rissa, pseudonimo di Walter Lapini, il poeta Guido Catalano, Danilo Masotti, autore di Umarells, e i collage satirici dell’Istituto Lupe. Infine, premio speciale alla carriera per il talento comico di Fiorello. A premiarli una giuria composta da Serena Dandini, Roberto Bernabò, Filippo Ceccarelli, Pasquale Chessa, Pino Corrias, Beppe Cottafavi, Massimo Gramellini, Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi, Cinzia Bibolotti e Franco Calotti.