22 settembre 2017

Il confine tra il caos e l’ordine. L’opera di Giulia Manfredi vince il Premio Cramum

 

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Giulia Manfredi vince la quinta edizione del Premio Cramum. L’annuncio è stato dato in occasione della presentazione di Limiti-Confini, collettiva con i lavori dei giovani finalisti, Alessio Barchitta, Alessandro Boezio, Francesco Casolari, Andrea Fiorino, Marco La Rocca, Dario Picariello, Pamela Pintus, Diego Randazzo, Sally Viganò, oltre a Giulia Manfredi. Per la mostra, curata da Sabino Maria Frassà e visitabile fino al 3 ottobre negli spazi del Museo del Duomo di Milano, sono esposte anche le opere di Magdalena Abakanowicz, Zolt Asta, Ivan Barlafante, Carlo Benvenuto, Laura de Santillana, Matteo FatoDaniele Fissore, Ivan Grubanov, H.H. Lim, Franco Mazzucchelli, Francesca Piovesan, Daniele Salvalai. A scegliere Giulia Manfredi per la sua Nigredo, opera che «ha rappresentato con forza, poesia ed eleganza la dualità insita nell’esistenza umana caos-ordine, vita-morte», una giuria composta da Matteo Bergamini, Ettore Buganza, Leonardo Capano, Giovanna Calvenzi, Julia Fabenyi, Maria Fratelli, Giuseppe Iannaccone, Rose Ghezzi, Angela Madesani, Michela Moro, Rischa Paterlini, Iolanda Ratti, Alba Solaro, Alberto Puricelli, Carlotta Gaia Tosoni, Nicla Vassallo, Giorgio Zanchetti. 
All’artista nata nel 1984 a Castelfranco Emilia e attualmente a Roma, è stato conferito il cubo di marmo di Candoglia, simbolo del Premio e realizzato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Ad attenderla, un percorso di crescita professionale e artistica di due anni che culminerà con una personale presso lo Studio Museo Francesco Messina, a Milano, tra due anni. Dopo Giulia Manfredi si sono classificati anche Dario Picariello, con Mascarata, e Diego Randazzo, con Tutto l’intorno del momento, mentre i vincitori delle scorse edizioni sono stati Daniele Salvalai, Paolo Peroni, Francesca Piovesan e Matteo Fato.

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