Quali segreti nascondono i colori del Prato fiorito? Cosa c’è dietro l’armonia della Mammina? Nelle opere di Pellizza da Volpedo, di Gaetano Previati e degli altri artisti italiani che, tra ‘800 e ‘900, si riunirono sotto l’idea del Divisionismo, possiamo trovare i risultati di studi scientifici sui fenomeni ottici, su luce, colore e percezione. E anche un clima di fiducia positivista verso i valori del progresso, una tensione, con evidenti risvolti politici, tra la dimensione urbana e i ritmi rurali.
Questi argomenti e altri ancora saranno approfonditi nel corso di una giornata di studio, che si terrà lunedì, 25 settembre, dalle 9.30, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. In occasione della conclusione del Progetto Iperion sulle tecniche divisioniste, promosso dall’Istituto superiore per la Conservazione e il Restauro in collaborazione con il Laboratorio Mobile del CNR di Perugia, saranno comunicati e approfonditi i risultati delle indagini specialistiche, condotte su quattro dipinti nelle collezioni della Galleria Nazionale, selezionati sulla base delle caratteristiche tipologiche e del diverso ambito cronologico e tematico: Prato Fiorito, di Giuseppe Pellizza da Volpedo, del 1900- 1903, Mammina, di Gaetano Previati, del 1908, Fuori Porta San Giovanni, di Enrico Lionne, del 1911, La sorella minore, di Plinio Nomellini, del 1911.
Si inizierà con i saluti di Cristiana Collu, Direttrice della GNAM, e di Gisella Capponi, Direttrice Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, per proseguire con le presentazioni dello studio dei materiali pittorici nel divisionismo italiano, con introduzione di Fabio Talarico, chimico dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e responsabile del progetto Iperion, e della tavolozza pittorica con analisi non invasive, con Chiara Grazia, chimico al CNR-ISTM e SMAArt di Perugia.
Il programma completo della giornata è consultabile
qui.
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