Come si costruisce uno spazio? Quali elementi contribuiscono a formarlo? Materiali, progetti, rilievi e calcoli ma anche gesti, sensazioni, idee, le relazioni tra le persone che lo attraversano durante quella fase transitoria di composizione. Questi sono gli elementi che emergono da Building Magazzino, il progetto fotografico che Marco Anelli ha incentrato sul processo di costruzione di Magazzino, lo spazio privato dedicato all’arte italiana del dopoguerra e contemporanea, a Cold Spring, nello Stato di New York. Fondato da Nancy Olnick e Giorgio Spanu nel giugno 2017 e diretto da Vittorio Calabrese, Magazzino è una struttura di circa 2000 metri quadri, progettata dall’architetto spagnolo Miguel Quismondo. E il progetto di Anelli ci dice anche altre cose, partendo da un altro punto di vista, da un accesso privilegiato e senza restrizioni, per raccontare una storia che va dagli elementi architettonici alla componente umana, dai lavori del cantiere all’umanità, alle emozioni e alle esperienze di coloro che hanno reso reale un progetto.
Una selezione di 24 fotografie di Anelli – tratte da un corpo di lavori più ampio e pubblicato interamente in un libro, il primo progetto editoriale di Magazzino Italian Art – è stata allestita all’Istituto Italiano di Cultura di New York, dove sarà visitabile fino al 2 novembre 2017, per una mostra a cura di Calabrese. «Le immagini che Marco ci presenta sono molto di più di una mera documentazione. L’ampiezza dell’approccio di Marco, che abbraccia il progetto di Magazzino in tutti i suoi aspetti, materiali e umani, è un perfetto tributo ai fondatori, Nancy Olnick e Giorgio Spanu. La complessa comunità che si è sviluppata attorno a Magazzino Italian Art, il cantiere, e soprattutto l’arte e l’architettura hanno avuto, attraverso gli occhi di Marco, la loro rappresentazione più autentica, rivelandosi a noi attraverso le sue penetranti, indimenticabili immagini», ha spiegato Calabrese.
In home: Exterior of Magazzino, Cold Springs, New York. ©2016 MARCO ANELLI
