Torino Art Week/10. Gusto Abramović. Al Bar Cavour, Rapahel Castoriano presenta i macaron d’artista

In lungo e in largo per Torino, correndo tra fiere, aperture ed eventi vari. E poi, non ci vedi più dalla fame. In nostro soccorso, magari per accompagnare un energizzante bicerin, tre macaron d’eccezione e assolutamente in tema con l’art week. Stiamo parlando di quelli stampigliati con il blasone di Marina Abramović (di cui scrivevamo anche qui) e color blu di Prussia, presentati da Raphael Castoriano al Bar Cavour, come primo soggetto di Pastry Portrait, la collezione sviluppata con Kreëmart, che dà corpo all’identità, traducendo il ritratto di una persona in un gusto unico. E infatti, nei pasticcini Abramović, realizzati da Castoriano con in mastri della prestigiosissima Ladurée, non c’è nulla di casuale: lo stemma di famiglia rappresenta il delicato equilibrio tra forza e fragilità, mentre la sfumatura di blu è legata al ricordo dei genitori, eroi di guerra. Anche il packaging è simbolico, visto che i macaron, uno dei quali è avvolto in foglia d’oro, sono presentati in una scatola piramidale, geometria che, nel codice massonico, è legata all’energia e al potere. 

‹‹Quando ho detto che volevo il mio gusto, mi hanno fatto tante di quelle domande…che cosa mi piace, i colori, gli odori, i paesaggi naturali, i ricordi d’infanzia…tutte queste informazioni sono confluite nel mio Pastry Portrait. Il più delle volte il mio lavoro è immateriale perché la performance è immateriale, è concettuale e limitata nel tempo. Anche l’opera di Kreëmart, che usa lo zucchero come mezzo espressivo, è del tutto immateriale, perché la consumi, la mangi e alla fine non c’è più. Rimane il ricordo di quello che hai mangiato. La cosa unica del Gusto è il ricordo che ti resta in bocca, un’esperienza intensa››, ha spiegato Marina Abramović. 

Non ti piacciono? Devi prima assaggiarli.