05 novembre 2017

Torino Art Week/15. Niki de Saint Phalle e David Bowie leggono il tuo futuro, al Museo Fico

 

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Torino è sempre più sinonimo di arte contemporanea. Ma non solo. Lo spazio ex industriale del MEF-Museo Ettore Fico ha dedicato alla tradizione dei tarocchi un lungo approfondimento. E non si può certo parlare di coincidenze ma di un chiaro segnale, da parte del Presidente Ines Sacco Fico e del Direttore Andrea Busto, di proporre una offerta culturale dedicata alle arti a trecentosessanta gradi. La mostra, a cura di Anna Maria Morsucci e realizzata in collaborazione con la casa editrice Lo Scarabeo, ha un forte carattere didattico e didascalico, in senso letterale. Pannelli dalla grafica elaborata e didascalie ragionate riempiono gli spazi con la stessa forza delle opere e, ormai immancabili, app e qr code sono disseminati lungo tutto il percorso, accompagnando il visitatore nella conoscenza del mondo dei tarocchi. 
Secondo la leggenda, le carte illustrate sono state ideate in Egitto e legate alla divinazione ma i numerosi approfondimenti storici non lasciano dubbi sull’origine ludica. Continuamente rivisitata in base alle epoche e al luogo di realizzazione, la simbologia delle carte ha assunto un carattere sempre più magico e divinatorio solo dal Settecento. Tra i tarocchi in mostra, alcuni rarissimi esemplari, dal Quattrocento a oggi, tra i quali il mazzo Visconti, quelli realizzatiti da Giuseppe Maria Mitelli. Una simbologia mutevole veicolata da abili miniatori e disegnatori, la cui interpretazione è resa più complessa dalle metodologie di lettura delle carte. Una mostra che rivela la tecnica, togliendo un po’ di mistero ma che si propone di informare il proprio pubblico e iniziarlo a una conoscenza che, infine, indaga il profondo e attinge, per dirla con Gustav Jung, a un bacino di idee e simboli che accomunano la natura umana. L’immaginario si moltiplica oltre l’immaginabile, dallo stile art noveau agli artisti più pop, da Milo Manara a David Bowie. Una visione tridimensionale delle possibilità del fantastico è proposta, a conclusione del percorso, dal Giardino dei Tarocchi di Niki De Saint Phalle, seconda parte dell’antologica prodotta dal MEF, realizzata in collaborazione con la Fondazione Niki de Saint Phalle di Santee, California, e con il MAMAC di Nizza, al nuovo spazio Outside, inaugurato a ottobre nel complesso ottocentesco degli Artigianelli. Al MEF, i suoi tipici colori accesi e gli elementi antropomorfi rivelano, a chi vi si avvicina con disponibilità, quel mondo parallelo che domina le azioni e gli accadimenti con le sue energie. (Luciana Berti)

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