27 novembre 2017

Jacques-Louis David on the road. Con Banksy, Obey e le nuove leve, nel tempio parigino della Street Art

 

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Non potendo più ammirare l’originale del Bonaparte ch’attraversa le Alpi di Jacques-Louis David, portato, da Versailles, al nuovissimo Louvre di Abu Dhabi, per il momento ci si può accontentare di una versione in uno smagliante murales, realizzato sul Maquis-Art Wall of Fame de L’Aerosol, il tempio parigino della Street Art, struttura recentemente inaugurata al 54 di rue de l’Evangile, nel 18 arrondissment. 
Questa iniziativa scaturisce da un accordo fra l’associazione Maquis-art, letteralmente l’arte alla macchia, il gruppo Polybrid e la SNCF, le Ferrovie dello stato francesi, che hanno messo a disposizione i locali per realizzare l’evento. Oltre al Maquis-art Hall of fame, anche uno spazio coperto e all’aperto, sul quale gli artisti possono eseguire la propria opera, tra muri, pavimenti, oggetti di arredo o qualunque superficie trovata sottomano, senza coprire ovviamente l’esistente. E tutti possono provarci, visto che lì si può scegliere di acquistare una variante incredibile di vernici spay. Nella struttura c’è anche il Musée du Graffiti et du Street art à Paris, con opere storiche di artisti come Banksy, Obey, Rammellzee, Blek Le Rat, Phase II, Futura 2000, acquisite o prestate da collezionisti indomiti che hanno voluto condividerle. Immancabilmente c’è anche uno spazio dedicato alla vendita di questi lavori. 
L’atmosfera fra operatori in attività, visitatori, numerosissimi ragazzi e bambini, chioschi di rinfreschi e musica cool è molto allegra e vivace. Non è per nulla semplice intestare le opere al proprio autore ma forse è nello spirito dell’operazione, tuttavia il sito è ben fornito di informazioni e consente di riguardarsi i lavori che hanno colpito maggiormente, che non è facile fotografare e che forse scompariranno. (Giancarlo Ferulano)

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