01 dicembre 2017

Turismo e formazione, le chiavi della bonifica. Tavola rotonda per far tornare il mare a Bagnoli

 

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Presso la sede dell’Istituto Professionale Rossini di Napoli, si è tenuta una conferenza pubblica dal significativo titolo “Il mare non bagna Bagnoli”, parafrasando il libro di Anna Maria Ortese, alla quale sono convenuti i principali attori nell’ambito politico ed economico operanti sul territorio e gli Enti promotori della rivalutazione del quartiere, salito alle cronache per l’annosa questione della bonifica dei fondali. 
Il territorio di Bagnoli è stato martoriato dalla presenza dell’Italsider per più di quarant’anni, croce e delizia di questo territorio che, pur essendo stato caratterizzato da una tradizione operaia che ha goduto del beneficio della sua presenza, ha pagato un prezzo altissimo a livello ambientale. Dopo la sua chiusura, infatti, parte dell’area è imprigionata in capannoni di lamiera inutilizzati e il mare non è più considerato balneabile. Eppure, Bagnoli presenta ancora risorse inedite, come una coltura marina sanissima, secondo le parole del dott. Vincenzo Caputo, con la presenza di un numero significativo di organismi che potrebbero favorire la creazione di una «città degli animali», visto il consistente patrimonio naturalistico dell’intera zona. Durante la tavola rotonda, moderata da Ottavio Ragone, giornalista de La Repubblica, è stato messo l’accento sulla necessità di una sinergia tra le Istituzioni, affinché la balneazione torni possibile a Bagnoli, eliminando le sette discariche abusive che sversano rifiuti in mare. 
A tal proposito, Guglielmo Santoro, del Circolo Ilva- Bagnoli ha posto la questione di una bonifica che non sia invasiva. Si sono susseguite, quindi, le riflessioni dei tecnici, esperti del settore, come Pietro Spirito, Presidente dell’Autorità del sistema portuale del Tirreno Centrale, Vido Livio, Program Manger di Invitalia, Lucio Musco, della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Alba L’Astorina, del CNR- IREA. Anche dal mondo della scuola si sono levati interventi significativi, come quelli degli insegnanti Stefano Breccia, dell’Istituto Nautico Duca Degli Abruzzi, e Antonietta Selvaggio, curatrice del Museo del Mare sito nell’Istituto, che hanno richiamato l’attenzione sul collegamento tra i termini “mare”, “turismo” e “scuola”, un connubio che renda la formazione protagonista del percorso di miglioramento del territorio di Bagnoli, mediante progetti e percorsi didattici, in cui siano resi protagonisti gli studenti. I docenti hanno ricordato i laboratori proposti dall’Osservatorio di Bagnoli, come “Cammini sul territorio”, che ha previsto percorsi fotografici sul pontile di Bagnoli, a Coroglio e a Nisida, in collaborazione con L’Istituto Nautico Duca degli Abruzzi. Anche gli altri interventi, come quelli di Aldo Amoretti, dell’Associazione Arci Mare, e di Diego Civitiello, presidente della X Municipalità, si sono focalizzati sulla rinascita dal mare, per rendere il territorio nuovamente fruibile e creare un nuovo indotto, anche a beneficio delle generazioni future. (Anna Di Corcia)

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