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Quella sedia blu è costata cara a Hu Jiamin, artista di origine cinese e con cittadinanza francese, invitato a partecipare alla settima edizione della Biennale di Urbanismo e Architettura di Shenzen, inaugurata il 15 dicembre e curata da Hou Hanru, Liu Xiaodu e Meng Yan. Alle autorità cinesi non è infatti sfuggito il riferimento politico, contenuto nel murales che Jiamin, insieme alla compagna Marine Brossard, aveva appena terminato di dipingere, proprio all’entrata principale della sede della manifestazione, nel quartiere di Nantou Old Town, tra i luoghi più vivaci dell’attivissima città della Cina sud orientale. D’altra parte, lo stesso artista ha spiegato tranquillamente che la sedia blu era quella lasciata vuota da Liu Xiabo, attivista e dissidente recentemente scomparso, che non poté ritirare il Premio Nobel assegnatogli nel 2010, perché in carcere. E in effetti, anche il paesaggio cinese chiuso da sbarre, che fa da sfondo alla scena, è abbastanza eloquente. E così, subito dopo l’inaugurazione, venerdì sera, la polizia in borghese ha coperto il murale con un grande striscione e prelevato la coppia dalla sede principale della mostra, avviando un’indagine sulla Biennale. Jiamin e Brossard sono attualmente sotto custodia da parte delle autorità.