15 gennaio 2018

Performare l’immagine da Le Bal, spazio parigino dedicato alle novità della fotografia

 

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In mostra fino al 27 gennaio, presso Le Bal, Surveillance Index, ovvero, la collezione di Mark Ghuneim che conta oltre 200 libri di foto, dedicati alla nostra era della sorveglianza e ai suoi meccanismi visibili e invisibili che vanno dal controllo dello Stato a quello urbano, dall’identità al voyeurismo. Newyorchese, ossessionato dalla video sorveglianza, Ghuneim ha realizzato nel 1997 una mappatura delle telecamere di sorveglianza della sua città, creando un itinerario per passare in incognito tra le strade di Manhattan, un percorso a oggi non più valido, dato il gran numero di dispositivi presenti. 
Spazio parigino di mostre e riflessioni dedicate all’immagine documentaria che vanno dalla foto, al video e al cinema, Le Bal ha scelto questo tema di grande attualità per dare il via alla prima edizione di Performing Books, che si terrà ogni anno a gennaio intorno al libro come atto politico. 
Come esporre i libri? Consultabili liberamente e mediati da professionisti della fotografia che consigliano e discutono con i lettori per orientarli e far scoprire loro novità e autori della foto contemporanea. Tra i libri, Gulu Real Art Studio della fotoreporter italiana Martina Bacigalupo, costituito da una serie di ritratti senza volto, in cui le teste sono rimpiazzate da spazi bianchi. A prima vista espressione concettuale, si tratta, in realtà, di scarti fotografici ritrovati in un vecchio negozio della città di Gulu, in Uganda, dovuti a quella parte di clientela che non può pagare tutte e 4 le foto restituite dall’unico scatto. L’autrice mette in luce problematiche sociali ed economiche drammatiche grazie anche a diverse interviste fatte alla clientela dello studio fotografico. Dal lato voyeurismo troviamo The Park 1971-73 di Kōhei Yoshiyuki, una serie di foto in bianco e nero realizzate di notte con flash infrarossi nei parchi di Tokyo. Qui vengono ritratte coppie in atti sessuali, osservate a loro volta dai peeper, o più comunemente guardoni, che arrivano fino al punto di toccare gli amanti. Tra i libri anche quelli di Sophie Calle, Benedetta Pomini, Ai Weiwei, Daido Moriyama e dell’iraniana Amak Mahmoodian con Shenasnameh
Durante la mostra sono previsti film, workshop e incontri, tra questi da non perdere il 26 gennaio quello con Tania Rakhmanova sul tema della Russia e il cyberspazio o il workshop con Mishka Henner dal titolo Remote Possibilities. (Livia De Leoni)

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